giovedì 8 dicembre 2011

La casa dei doganieri

La casa dei doganieri

Tu non ricordi la casa dei doganieri
sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:
desolata t’attende dalla sera
in cui v’entró lo sciame dei tuoi pensieri
e vi sostó irrequieto.

Libeccio sferza da anni le vecchie mura
e il suono del tuo riso non é più lieto:
la bussola va impazzita all’avventura.
e il calcolo dei dadi più non torna
Tu non ricordi; altro tempo frastorna
la tua memoria; un filo s’addipana.

Ne tengo ancora un capo; ma s’allontana
la casa e in cima al tetto la banderuola
affumicata gira senza pietá.
Ne tengo un capo; ma tu resti sola
né qui respiri nell’ oscuritá.

Oh l’orizzonte in fuga, dove s’accende
rara la luce della petroliera!
Il varco é qui? (Ripullula il frangente
ancora sulla balza che scoscende …).
Tu non ricordi la casa di questa
mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.

(E. Montale, La casa dei doganieri, in Le occasioni, IV)

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